Un esempio concreto di ibridazione dei formati | Andrea Bellini
Un esempio concreto di ibridazione dei formati
La Biennale de l’Image en Mouvement di Ginevra è un esempio particolarmente efficace di superamento della distinzione netta tra i formati del black box e del white cube. Ospitata nel Centre d’art contemporain di Ginevra, alterna proiezioni in un mini-cinema ricavato in uno degli spazi del Centre, il Cinéma Dynamo, a installazioni video, proiezioni in multi-canale, trasmissioni di immagini in movimento in loop, proiezioni in 16mm, interazioni tra immagini in movimento e performance, proiezioni interattive, etc. È la specificità dell’opera filmica a decidere del suo formato di ricezione, in un contesto volutamente votato alla più grande elasticità.
È con il direttore del Centre d’art contemporain, nonché curatore della Biennale, Andrea Bellini, che ci intratteniamo per approfondire lo stato dell’arte del panorama espositivo delle immagini in movimento, l’influenza su di esso delle nuove tecnologie, e la trasformazione del ruolo di curatore di cui Bellini ha fatto diretta esperienza. Una delle particolarità della Biennale de l’Image en Mouvement di Ginevra è quella di essere anche (co-)produttrice delle opere presentate, fattore che sottolinea nuovamente la necessità di dare agli artisti la massima libertà, anche per poter interpretare al meglio il formato di fruizione delle loro opere. In questo modo sono gli artisti stessi che indicheranno le nuove frontiere dell’ibridazione dei formati, facendo evolvere le istituzioni che li ospitano.
Intervista video con Andrea Bellini
Andrea Bellini, dopo una laurea in filosofia e un’esperienza redazionale presso Flash Art International, si è affermato come curatore di esposizioni specializzandosi in un approccio interdisciplinare che spazia dalle arti visive alla coreografia, dal teatro al cinema e alla performance. Direttore della Fiera di arte Artissima a Torino dal 2004 al 2007, e nella stessa città co-direttore del Castello di Rivoli dal 2009 al 2012, diventa in questa data il direttore del Centre d’art contemporain di Ginevra. Qui rilancia la Biennale de l’Image en Mouvement, la cui prima nuova edizione, nel 2014, ha curato insieme a Hans-Ulrich Obrist e Yann Chateigné.