Il documentario interattivo in Svizzera | Jean-Pierre Candeloro
Il documentario interattivo in Svizzera
Jean-Pierre Candeloro, responsabile del Laboratorio di cultura visiva della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), è tra i principali organizzatori di un programma per lo sviluppo di progetti documentari interattivi, ospitato annualmente dal festival internazionale Visions du Réel a Nyon: IDW – Interactive Documentary Workshop (vedi su Filmexplorer l'articolo sull'edizione 2017). Si tratta di un’iniziativa pionieristica a livello europeo, che coinvolge differenti figure professionali nell’ambito dell’industria culturale dell’audiovisivo. Da questo punto di osservazione privilegiato, Jean-Pierre Candeloro ha potuto registrare in questi anni i progressi avvenuti nell’ambito del documentario interattivo, l’evolversi di linguaggi e ruoli professionali, la graduale presa di coscienza da parte di operatori del settore dell’audiovisivo e del giornalismo rispetto alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Egli ha anche potuto però constatare la difficoltà del documentario interattivo a trovare un suo spazio di visibilità e la dovuta considerazione all’interno del panorama culturale elvetico. In Svizzera, infatti, siamo lontani anni luce dalle politiche di promozione di un Paese come il Canada, ad esempio, da molti visto come modello virtuoso di sostegno alla creazione interattiva e digitale, e anche il dibattito critico e l’interesse del pubblico non sembrano ancora così vivaci come in altri contesti.
Jean-Pierre Candeloro sul documentario interattivo in Svizzera
Contenuti
Il contesto svizzero e il documentario interattivo: 00'00''
Terminologia: 01'48''
Origine del documentario interattivo: 3'35''
Documentario lineare e interattivo: 4'45''
Documentario e giornalismo: 5'56''
Professioni del documentario interattivo: 07'37''
Pubblico ideale del documentario interattivo: 08'55''
Opportunità di finanziamento: 09'58''
Progetti consigliati al pubblico: 10'48''